mercoledì 11 aprile 2012

Intelligenza percettiva: come processiamo il mondo?


Il segreto del vivere bene in famiglia, a scuola e in società è una buona comunicazione. Recenti studi hanno dimostrato che gli esseri umani comunicano basandosi su un'intelligenza percettiva incisa nella propria mente, che determina il successo e la comprensione nelle relazioni umane. Questa percezione e comunicazione avviene attraverso i cinque sensi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Anche se normalmente ogni individuo utilizza tutti i sensi, ciascuno ha una modalità preferenziale di
percezione, ossia usiamo di più un canale specifico, chiamato intelligenza percettiva

L'intelligenza percettiva è divisa in tre gruppi:

  1. Visivo: si riferisce a ciò che percepiamo attraverso la vista
  2. Uditivo: riguarda ciò che percepiamo attraverso l'udito
  3. Cenestetico: concerne ciò che percepiamo attraverso le sensazioni, le emozioni, il movimento e l'insieme del tatto, del gusto e dell'olfatto.
Sebbene tutti usiamo ciascuna intelligenza percettiva, una di esse è sicuramente predominante nella nostra vita. Perciò possiamo affermare che esistono persone visive, uditive e cenestetiche.

L'intelligenza percettiva è il linguaggio della nostra esperienza personale e comprende tutti i processi mentali come il pensiero, il ricordo, l'immaginazione, la percezione, la coscienza e il linguaggio. Ecco perché la comunicazione avviene a partire dall'intelligenza percettiva! Infatti riceviamo, codifichiamo, immagazziniamo, e trasmettiamo informazioni utilizzando di preferenza una delle tre intelligenze percettive.

E' quindi chiaro che per i genitori e gli insegnanti, è interessante sapere che i bambini possono avere un'intelligenza percettiva, e conseguentemente una comunicazione, propria e diversa magari da chi gli sta attorno, fatto questo che potrebbe scatenare incomprensioni nei rapporti genitore-figli e insegnante-alunni. Pensate, per esempio, ad un genitore la cui intelligenza percettiva sia di tipo cenestetica; egli trasmetterà il suo amore al proprio figlio attraverso abbracci, carezze e baci. Supponete poi che il figlio abbia un'intelligenza percettiva uditiva, per sapere di essere amato, avrà sicuramente bisogno di essere ascoltato. In tale esempio (molto comune), il bambino non si sentirà amato anche se i genitori si sforzano di manifestarglielo (a modo loro, con un canale percettivo differente), ma no glielo dimostrano nel linguaggio che il piccolo comprende, cioè quello uditivo. Vi lascio immaginare lo sconforto dei genitori e la tristezza del proprio figlio; una totale mancanza di comprensione da entrambe le parti, una comunicazione infruttuosa.

Ecco perché è importante conoscere l'intelligenza percettiva predominante in noi e naturalmente nelle persone che ci circondano e con cui vorremmo avere una comunicazione chiara e produttiva. Tutto ciò permette di parlare la "stessa lingua" e avere una maggiore conoscenza e comprensione. L'utilizzo di tale informazione è basilare per l'empatia di tutte le nostre relazioni.
Vediamo quindi brevemente quali sono le caratteristiche principali associate a ciascuna intelligenza percettiva:
  • Per la persona visiva il mondo è così come lo vede, ciò che per lei conta è l'aspetto delle cose. I suoi ricordi sono delle immagini chiare e ricche di particolari. Trasforma ogni parola in un'immagine e quando pensa al futuro lo visualizza in ogni dettaglio. Le persone visive hanno un' ottima capacità organizzativa: amano l'ordine e la pulizia. Generalmente le persone visive hanno una figura snella, il corpo ha una postura rigida, la testa leggermente inclinata in avanti e le spalle sollevate. Curano l'abbigliamento nei colori e nella qualità, proprio perché per loro l'aspetto è davvero molto importante.
  • La persona uditiva è sedentaria, molto cerebrale è ha una ricca vita interiore. Sicuramente non noterà come, chi gli sta vicino, è vestito, ma sarà molto attenta e interessata ad ascoltare. Le persone uditive sono eccellenti conversatori, dalle grandi capacità di organizzazione delle idee. Generalmente sono persone serie che sorridono poco. L'abbigliamento per loro è sicuramente meno importante delle idee, e adottano un modo di vestire classico ed elegante.
  • Le persone cenestetiche sono sentimentali, sensibili ed emotive. Esternano spontaneamente le proprie emozioni e hanno molta facilità nel relazionarsi con gli altri. Possono apparire trascurati e indossare abiti che non si intonano: amano sentirsi comodi e non danno importanza all'apparenza. Si muovono molto e con facilità, la postura è rilassata e le spalle abbassate. I gesti sono calmi e pacati, gesticolano molto, toccandosi e toccando continuamente anche gli altri. 
Questa informazioni spero vi siano di aiuto per capire quale sia la propria intelligenza percettiva predominante. Fatto ciò nel prossimo articolo parlerò dell'intelligenza percettiva dei bambini. In tal modo potrete riconoscere l'intelligenza percettiva prevalente nei vostri figli o alunni, così da poter stabilire con essi una comunicazione migliore e quindi un rapporto più costruttivo.


"Non divagare, ma in ogni impulso ad agire compi ciò che è giusto e in ogni pensiero serba intatta la tua facoltà percettiva".
(Marco Aurelio)

Daniela Deligia

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